Tips per una Singapore low cost in solitaria

da | Gen 30, 2021 | Asia

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DESTINAZIONE

Singapore

CON CHI

Sola

QUANDO

Febbraio 2018

Come

Autobus

Tempo di lettura: ( Parole totali: )

Singapore è considerata una delle città più sicure al mondo, il tasso di criminalità è molto basso e questo la rende una delle mete preferite soprattutto dalle ragazze alle prime armi che vogliono provare a viaggiare da sole.
Io sono principalmente una viaggiatrice solitaria zaino in spalla e ho scoperto così buona parte del sud-est asiatico. Tutti i consigli che dò nei miei racconti sono stati prima provati sulla mia pelle!

Nel 2018, durante un viaggio di tre mesi decisi di fermarmi cinque giorni in questa fantastica isola-stato.

Arrivata in autobus dalla città di Malacca in Malesia, le operazioni alla frontiera sembravano facili: dovevo scendere con il mio zaino, entrare nell’edificio per sbrigare le pratiche doganali (ad oggi gli italiani non hanno bisogno di un visto se si recano nel paese per turismo per meno di 90 giorni) e poi sarei dovuta risalire sullo stesso autobus che mi avrebbe portata in centro città.

Peccato che le leggi sono molto restrittive e avevo dimenticato di avere una stecca di sigarette nello zaino: sono stata inserita nella Black List. Ecco per voi alcune regole del paese, e rispettatele se volete evitare multe:
– non si può sputare
– non si possono importare il chewing-gum
– non si fuma per strada se non accanto alle aree dove ci sono appositi posacenere
– non si può gettare niente per terra compresi i mozziconi di sigarette
– si può attraversare la strada solo sulle strisce pedonali
– è vietato mangiare e bere sui mezzi pubblici specialmente il super puzzolente durian 🙂
– per le droghe sono molto severi, qui è ancora in vigore la pena di morte (quando mi hanno riconsegnato il passaporto al confine, tra le sue pagine ho trovato un foglietto di carta che mi avvisava proprio di questo: uomo avvisato mezzo salvato, non potevate dire di non sapere).

Adesso però torniamo a noi.
La Lonely Planet definisce Singapore “un trionfo di modernità.. un crogiolo di antiche culture e tradizioni cinesi, malesi, indiane e peranakan”.
È una città dal clima equatoriale e più o meno piove tutto l’anno, è sempre caldo umido ma dicono che il periodo migliore per visitarla sia febbraio perché ci sono più ore di sole durante la giornata.

Dove alloggiare?
I backpackers e i viaggiatori low cost prediligono gli ostelli di Little India o Bugis.
Io volevo spendere poco e trovai alloggio nella zona di Geylang, il quartiere a luci rosse. Non spaventatevi, mi è sembrata una zona sicura e ci ritornerei. Mi è piaciuto molto vedere la differenza tra la parte più ordinata e turistica, quella a cui tutti noi siamo abituati, e la diversità di un quartiere local, con gli abitanti che la sera si incontrano fuori a giocare a carte seduti ai loro mini tavolini di plastica.

Cosa vedere a Singapore?

  • Il Marina Bay Sands
    E’ uno dei simboli incontrastati e molti vorrebbero alloggiare lì per poter usufruire della famosa Infinity Pool da cui si gode una bellissima vista. Per me era da escludere per questioni economiche quindi il primo giorno mi sono infilata un vestito carino e nel tardo pomeriggio sono salita al Ku De Tà, il cocktail bar dell’albergo aperto al pubblico e che è allo stesso piano della piscina.. dalla terrazza mi sono goduta il tramonto e anche lo spettacolo delle luci delle fontane nella baia con un bicchiere di vino in mano!
  • Clarke Quey
    La sera fatevi un giro nel quartiere della movida: qui si concentrano molti eventi specialmente nel weekend, con bar locali e ristoranti e persone pronte a far baldoria!
  • Gardens By The Bay
    E’ un must con i suoi super alberi che di notte si illuminano creando scenografie spettacolari. Da non perdere la visita alle due serre botaniche che accolgono piante e fiori da tutto il mondo, il Flower Dome che riproduce il clima secco e mediterraneo e la Cloud Forest che ricrea un ambiente tropicale con tanto di alte cascate!
  • Chinatown
    E’ ricca di cose da vedere: prima tra tutte la Baba House, una residenza tradizionale peranakan. Ora ti starai chiedendo chi sono i Peranakan. I Peranakan sono i discendenti dei mercanti cinesi che intorno al 1500 si stabilirono in queste zone ( anche in Malesia e Indonesia) e che sposarono donne locali ma continuarono a mantenere la tradizione cinese.
    Poi c’è il Buddha Tooth Relic Temple, uno dei miei templi preferiti, dove viene custodito quello che sembra un dente del Buddha recuperato dalla sua pira funebre in India. L’origine del dente è controversa ma a loro non importa e lo custodiscono gelosamente. And last but not least, il Sri Mariammam Temple il tempio indù più antico di Singapore. 
  • Little India
    Assolutamente da non perdere: un tripudio di odori, suoni e colori, dove coabitano moschee templi indù e templi cinesi!
    Il Sri Veeramakaliamman Temple è dedicato alla dea Kali e va assolutamente visitato.. io ci sono capitata durante una delle preghiere quotidiane ed è stata un’esperienza mistica! Fortunatamente eravamo pochi stranieri e abbiamo potuto godere dell’atmosfera suggestiva che si era creata senza disturbare. Un piccolo suggerimento: siate sempre rispettosi, soprattutto nei luoghi sacri durante le cerimonie: evitate di mettervi in mezzo ai fedeli o di scattare insistentemente foto se loro non hanno voglia di essere ripresi. Per loro non è un set fotografico.
  • Casa di Tan Teng Noah
    E’ una villa cinese che è impossibile perdersi: ospita al suo interno alcuni negozi e ha le pareti tutte colorate,
    È l’unica che è riuscita a sopravvivere alla crescita della città e al bisogno di creare spazio per centri commerciali o grattacieli.. le altre sono state rase al suolo.

 

Dove mangiare?
I Singaporeans amano mangiare e amano mangiare bene, la loro quotidianità gira intorno al cibo.
Che vi troviate a Chinatown, a Little India o a Clarke Quey troverete senza problemi posti per tutte le tasche.
Ma se volete seguire le abitudini dei locali mangiando bene e spendendo poco, cercate gli Hawker Centre che non sono altro che degli spazi all’aperto semi coperti dove si trovano decine di stand che propongono piatti diversi e spesso le ricette vengono tramandate tra le generazioni. Ce ne sono un centinaio sparsi in tutta la città: alcuni tra i più frequentati sono il Newton Food Centre, il Lau Pa Sat, Amoy Street Food Centre.

Come muoversi?
Mi sono spostata principalmente a piedi, qualche volta ho utilizzato la metropolitana e l’autobus utilizzando l’applicazione CITYMAPPER. È un po’ come Google Maps ma io mi ci trovo molto meglio e c’è tutto quello che serve per muoversi in autonomia. Io la uso a Londra (città dove vivo) e ha le mappe per tante altre città, andate a vedere la lista e magari vi sarà utile per una delle vostre prossime destinazioni.

Spero che il mio viaggio a Singapore vi sia piaciuto, rimanete sintonizzati per le mie prossime avventure!

Mabel

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