Come vi ho detto, ho vissuto a Koh Samui e un pomeriggio di novembre, dal ritorno dalla spiaggia mi sono detto: sei in Thailandia da più di un anno e non hai mai preso un treno?!
Detto fatto, la mattina seguente preparo lo zaino, vado al porto e scopro che esiste un biglietto combinato Barca + Bus verso la stazione di Suratthani + Treno per Bangkok. Il tutto a 1200 Bath, 35 euro. ANDIAMO.
La prima parte in barca è ormai un’abitudine, vivendo su un’isola e’ inevitabile prendere il traghetto se vuoi spostarti sulla terra ferma. La seconda parte in autobus direzione stazione ferroviaria è per cuori forti (vedi foto) ma il morale e’ alle stelle: sono su un mezzo di trasporto usato quotidianamente dalle persone locali ed è bello osservare i loro atteggiamenti, sempre amichevoli e cordiali verso lo straniero.
Arrivo finalmente in stazione a Suratthani, con tre ore di anticipo, e aspettando il mio treno, cammino su e giù, guado ovunque, incrocio sguardi di persone stanche dal lavoro, di bambini felici che corrono e sorridono. Capisco che il treno è in arrivo perché tutti si avvicinano ai binari ed eccolo che scorgo il mio primo treno thailandese. Per inciso, nulla di particolare esteticamente..anzi, ma la sensazione che provo nel vederlo e nel salirci mi fa stare bene.
Comincio a camminare avanti e indietro per i vagoni, prima classe, poi seconda e poi terza. Non ci sono tanti stranieri a bordo e le persone mi guardano incuriosite. Raggiungo il mio posto, cuccetta zona ventilatore, perchè i vagoni con l’aria condizionata sono delle celle frigorifero con temperature estreme.
Mi addormento e dormo così bene che mi sveglio ormai alle porte della capitale, giusto in tempo per ammirare le periferie di Bangkok. Il treno praticamente si ferma ogni 2 minuti nelle numerose stazioni e questo mi permette di vedere la città che si sveglia e i colori dell’alba.
Ed eccoci arrivati in stazione: è davvero bella, grandissima, movimentata, piena di luci, suoni, colori e soprattutto profumi, facce assonnate e sorridenti.
Mentre cammino tra la gente, noto che ad una ragazza cade dallo zainetto un libricino: una guida illustrata di Koh Chang. Senza pensarci lo raccolgo (rischiando di farmi travolgere dalla massa di gente), corro per restituirglielo e, incredula per il mio gesto, mi offre un caffè e inizia a descrivermi con un tale entusiasmo quell’isola che dentro la mia testa si formula una sola domanda: dove prendo il primo autobus per raggiungerla?
Ve lo dico nel prossimo racconto.
Mimmo