Erice è un borgo medievale che sorge sulla cima dell’omonimo monte.
Raggiungibile durante tutto l’anno con auto o bus, d’estate vi è anche la funivia che dalla cittadina di Trapani collega direttamente con la vetta del monte Erice: il costo è di 5,50 per la corsa semplice e di 9 euro per il biglietto a/r, gratuito per i bambini sotto i 2 anni e il tragitto dura 10 minuti circa.
Siamo partiti da Palermo con la nostra auto, in direzione Trapani, in una calda giornata di sole primaverile. Durante il viaggio (dista circa 117 km) abbiamo però fatto due tappe con i bambini che vi consigliamo di fare:
- La magia di Borgo Parrini, piccola frazione del comune di Partinico, definita anche la “Barcellona segreta”, ci ha catturati con i suoi colori e per un attimo ci è sembrato di essere davvero in Spagna! E’ una meta molto amata dai turisti ed è visitabile in meno di un’ora;
- La terrazza panoramica di Castellamare del Golfo, panorama stupendo e ancora più bello se accompagnato da una cassatella fritta ripiena di ricotta che potete trovare in qualsiasi bar lungo il percorso. Nelle vicinanze vi è anche un’area pic-nic dove poter sostare.
Siamo arrivati a Erice fermandoci di tanto in tanto per scattare qualche foto e ad ammirare il panorama. Arrivati in Piazza Antonino Grammatico si parcheggia nel piazzale a pagamento.
Da qui comincia la visita partendo da Porta Trapani. Vi sono due circuiti turistici, quello lungo e quello breve. Noi, avendo due bambini piccoli, abbiamo optato per quello breve, che comprende la Chiesa Madre, il quartiere spagnolo, piazza della Loggia, piazza San Domenico, la chiesa di San Giuliano, il giardino del Balio, la torretta Pepoli , la torre del Balio e il castello di Venere dove di fronte c’è un parco giochi, quindi consigliamo di tenerlo per ultimo! I percorsi sono indicati su dei totem posizionati in vari punti del paese.
Passeggiando per le sue viuzze strette e lastricate che raccontano millenni di storia e influenze straniere, come quelle normanne e spagnole, ci sono delle opere di street art che “spezzano” il colore della pietra con cui sono costruite le case e le mura ciclopiche: è impossibile non avvicinarsi per ammirarle. Durante il percorso vi sono diversi scorci panoramici sulla costa occidentale. Il punto da cui si può ammirare meglio è indubbiamente dal castello di Venere, che si trova nel punto più alto di Erice e offre una vista a 360° sulla piana di Trapani e sulle Isole Egadi.
Durante il percorso potete trovare negozi di souvenir e di artigiani locali: noi abbiamo avuto la fortuna di vedere all’opera Francesca Vario, figlia di Pina Parisi, che ci ha mostrato con quale arte e maestria tesse i suoi tappeti a mano. Le sue mani raccontano una storia d’amore lunga 60 anni per il suo mestiere.
Tappa obbligatoria per una merenda golosa è sicuramente la pasticceria di Maria Grammatico, dove è d’obbligo assaggiare la loro “genovese”, un dolce croccante fuori e morbido dentro, farcito con crema pasticcera. Questo piccolo paesino di poco più di 500 abitanti, è un gioiellino. La sua storia è affascinante e la si può scorgere tra un tono di grigio e l’altro, si scoprono testimonianze di un’epoca e di un’altra, dal barocco al gotico, che con la sua vegetazione e i suoi panorami completano un paesaggio che appare incantato.
I percorsi sono accessibili con il passeggino, consigliamo di indossare scarpe da ginnastica e di portarsi dietro una felpa: il tempo cambia spesso!