Malesia e Borneo: gli smeraldi del Sudest asiatico. Tra foreste pluviali, spiagge e cultura

da | Dic 12, 2020 | Asia

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DESTINAZIONE

Malesia e Borneo, Sudest asiatico

CON CHI

In coppia

QUANDO

Luglio

Come

Aereo

Tempo di lettura: ( Parole totali: )

Un lungo viaggio per volare dall’altra parte del mondo, nel Sudest asiatico. La Malesia è conosciuta per le spiagge, la foresta pluviale, un crogiolo di culture, malese, cinese, indiana ed europea, che si uniscono dando vita a un risultato che non immaginereste. 

La capitale Kuala Lumpur è il centro economico, finanziario e culturale del paese. Una città viva, pulsante, caotica in cui vecchio e nuovo convivono in una contraddizione che è solo apparente. Attraversando il trafficato centro della città, abbiamo visto bancarelle di cibo di ogni genere sparse ovunque (si mangia con due euro), annusato odori mai sentiti, forti come i sapori che sprigiona il cibo tradizionale malese. Indipendence Square, Chinatown, il Palazzo Reale e la Moschea di Masijd Jamek costruita alla confluenza dei due fiumi dove Kuala Lumpur è nata, il Pudu Jail, l’ex penitenziario che oggi ospita il più lungo dipinto murale del mondo e infine le Torri Petronas. Dal cibo per strada a pochi spiccioli a questi due grattacieli alti 451 metri di vetro e acciaio. Dal passato al futuro.

Ritagliatevi il tempo per un’escursione alle Cameron Highlands, nel distretto di Pahang, un posto meraviglioso per rilassarsi.  La loro altitudine va dai 1300 ai 1800 metri. In questa vasta area formata da dolci colline ondulate di color verde smeraldo ricche di piantagioni di tè e foreste, si coltivano ortaggi e fiori destinati alla vendita in tutto il Paese. Ovunque crescono spontaneamente bellissimi e colorati fiori selvatici. La zona è famosa in tutta la Malesia come area di produzione del tè. Le Highlands sono percorse da una serie di sentieri che si snodano nella giungla tra cascate e montagne verdissime. Oltre alle attrattive più rilassanti, troverete colorati templi, roseti e piantagioni di tè, in cui assaggiare le varie produzioni locali.

Ancora in volo, destinazione Kuching, capitale dello stato malese di Sarawak, sull’isola del Borneo. Tagliata in due dal lungo fiume Sarawak, è una città cosmopolita e vivace. Ci siamo lasciati trasportare dal flusso della gente lungo l’antica via delle spezie con il suo incredibile mercato, rapiti da un’architettura che oscilla tra edifici coloniali e grattacieli moderni, tentati da botteghe artigiane, venditori di cibo e monumenti storici. Come se qualcuno si fosse divertito a mettere insieme e shakerare tutti questi elementi. Da Kuching siamo partiti per scoprire il Borneo più selvaggio, 290 km tra paesaggi bucolici, piccoli villaggi e piantagioni, il centro di Riabilitazione degli Oranghi di Semonggok, il villaggio di Lanchau e finalmente l’incantevole lago Batang Ai. Al pontile siamo saliti a bordo dell’imbarcazione che in 20 minuti ci ha portato in un Resort costruito su un’isoletta. Sospesi in un posto magico. Il giorno dopo siamo partiti alla scoperta del lago e delle longhouse, abitazioni tradizionali dell’antico popolo degli Iban. Ricevuti dai nativi con tutti gli onori, ci hanno mostrato la loro abitazione, hanno danzato per noi e abbiamo pranzato con loro. Il giorno dopo, intera giornata d’escursione al parco nazionale di Bako (27 km2). Bako comprende un’ampia varietà di vegetazione, che spazia dalle verdi scogliere della costa, all’intricata foresta dei bassopiani, fino ai cespugli quasi desertici delle zone più alte. Tra questa vegetazione si possono osservare diverse tipologie di piante carnivore. La foresta di mangrovie è l’ambiente naturale delle scimmie nasiche, che vivono solo in Borneo, dei macachi dalla coda lunga e delle scimmie dal manto argentato, dei varani, dei cervi e dei cinghiali. Siamo stati spasso nella giungla, con un caldo umido che ci ha messo a dura prova ma che ha reso impagabili le soste nelle spiagge di sabbia bianca incorniciate da rocce erose dal tempo.  

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