Ciao Ontheroaders!
Sono Denise di Bellavitis il blog di viaggi e ho la passione per gli on the road per la libertà di scelta che ti danno: scegliere di viaggiare di notte per vedere l’alba nella natura, scegliere di fermarsi per qualche giorno in un paesetto in mezzo al nulla, scegliere di rinunciare alla meta turistica imperdibile.
Viaggiare on the road significa fare quello che si vuole e vuol dire anche rischiare ed accettare che non tutto vada sempre come lo avevi programmato.
L’unica persona che ha il potere di organizzarlo e pianificarlo sei tu.
Oggi vi porto in Sardegna, siete pronti? Partiamo!
Ho sempre associato la Sardegna a un posto inavvicinabile, atmosfere suggestive solo per portafogli importanti. Niente di più sbagliato. O meglio, che ci siano luoghi a prezzi assurdi sì, però fare una settimana in Sardegna in modalità low cost con i giusti accorgimenti si può!
Il mio è un tour di 8 giorni che parte da Olbia e arriva a Cagliari, ovviamente si può fare tranquillamente anche al contrario.
Io vi consiglio di utilizzare l’aereo come mezzo di trasporto e poi noleggiare un’auto all’aeroporto perché le 9 ore di traghetto a tratta sono peggio del jet leg. Se poi avete la fortuna che ho avuto io di trovare gli aerei a 38€ a/r, alla fine dei conti risparmierete notevolmente.
Altro consiglio molto importante che mi hanno dato degli amici che vivono in Sardegna, scaricate Windy, la app per monitorare il Maestrale, di importanza vitale soprattutto quando visitate la costa ovest dell’isola.
1° giorno: Arrivo a Olbia – Spiaggia del Principe
La nostra avventura comincia prestissimo all’aeroporto di Olbia dove atterriamo dopo un’ora di viaggio con mezz’ora di anticipo (incredibile), ritiriamo i nostri bagagli e ci dirigiamo al noleggio auto, dove ci aspetta una Panda nuovissima che ci accompagnerà per tutto il tour.
Per prima cosa facciamo tappa ad un Risparmio Casa per comprare un ombrellone e delle stuoie (che ci serviranno a Stintino – vedi post giorno 3), che per ovvi motivi non entravano nei nostri bagagli a mano.
La voglia di tuffarsi in acqua è tantissima, perciò senza fare il check-in al nostro primo b&b, partiamo alla volta della famosissima (e costosissima) Spiaggia del Principe a Porto Cervo nella bellissima Costa Smeralda.
La coda di auto all’entrata del parcheggio è lunga ma noi abbiamo pazienza; il costo è di 18€ per l’intera giornata (davvero tantissimi, ma il posto li vale).
Dal parcheggio l’entrata alla spiaggia è a 500 metri in un percorso abbastanza facile in mezzo agli arbusti e qualche roccia qua e là. Dato il caldo e l’assenza totale di Maestrale, la vista dell’acqua è come vedere l’oasi in un deserto.
La spiaggia è affollata ma un posto lo si trova. L’acqua è fredda ma trasparente: sembra un’enorme piscina naturale. Bellissima!
Se non volete spendere 6€ per un panino o 10€ per una caprese/insalata al chiosco, vi consiglio di portare il pranzo al sacco. 2 lettini e 1 ombrellone hanno un costo di 40€, ma come detto, siamo in Costa Smeralda.
Sulla spiaggia troviamo una bancarella di braccialetti e di vestiti da mare. Se volete fare una “passeggiata“, guardando il mare sulla destra, troverete un piccolo sentiero in mezzo alle rocce che vi porta in alto per godere della vista della spiaggia nella sua interezza.
In serata raggiungiamo il nostro b&b a Bassacutena.
Vi consiglio: Samarò – Bed & Breakfast – 37 Via Nazionale, Bassacutena, 07029
2° giorno: Tour dell’Arcipelago di La Maddalena
Ci dirigiamo al porto di Palau da dove salperemo alle 10.30 alla scoperta dell’arcipelago di La Maddalena.
Questo è stato in assoluto uno dei giorni più belli di tutto il viaggio, vi consiglio vivamente di prenotare una mini crociera e dedicare un giorno a questo parco nazionale perché davvero merita.
Il tour operator al quale mi sono affidata è Motonave Lady Luna che ha organizzato uno splendido itinerario con 4 soste:
1) Bagno all’Isola di Santa Maria (Cala Santa Maria) con veduta panoramica durante il percorso dell’Isola di Santo Stefano, la Spiaggia Rosa (sono tra i pochi che hanno il permesso di avvicinarsi), l’isola di Razzoli, la Roccia Testa della Strega, la Roccia del Cane Bulldog e l’isola di Caprera.
2) Bagno nell‘isola di Budelli (spiaggia del Cavaliere)
3) Bagno nell’isola di Spargi (Cala Corsara)
4) Passeggiata nelle caratteristiche vie del centro storico di La Maddalena, ricche di bei negozi per fare un po’ di shopping (e mangiare un gelato fresco, che non guasta mai)
A bordo troverete il bar-ristoro, il salone coperto con tavoli e sedute, il ponte solarium panoramico superiore e il wc.
Nel prezzo del biglietto (65€) è incluso il pranzo in barca e la tassa di sbarco comunale.
Il tour finisce alle 17.30, orario perfetto per risalire in macchina e raggiungere il nostro prossimo b&b a Sassari.
Vi consiglio: B&B La Perla Bianca – 10 Via Salvo D’Acquisto, Sassari, 07100
3° giorno: Stintino – Spiaggia la Pelosa
La giornata di oggi è interamente dedicata a La Pelosa.
Questa spiaggia non ha bisogno di presentazioni, basti sapere che ha la fama di essere la più bella di tutta la Sardegna: non ho visto tutte le spiagge dell’isola ma posso affermare che è sicuramente la più bella che io abbia visto durante il mio tour.
Spiaggia affollatissima, parcheggio introvabile, entrata a pagamento (3,50€ comprensivi di docce e wc), stuoie obbligatorie e asciugamani vietati per non portare via neanche un granello di sabbia, costi del bar esagerati (pranzo al sacco obbligatorio se non volete spendere tutto in vostro budget giornaliero in un panino)… Tutto questo svanisce nel momento in cui mettete dentro i piedi nell’acqua: meravigliosa! Azzurrissima, trasparente, piena di pesciolini simpatici che ti solleticano i piedi, temperatura per la prima (e unica) volta ideale, sabbia caraibica, ideale per famiglie poiché il fondale è basso per molti metri. Una volta dentro l’acqua, non usciresti mai.
Vi consiglio di prenotare l’ingresso sul sito ufficiale con diverse settimane di anticipo perché venire in Sardegna (è successo alla coppia che pernottava nel nostro stesso b&b) non passare una giornata a Stintino perché non si è trovato posto, è veramente un insulto.
La giornata purtroppo passa in fretta e in serata passiamo per Porto Torres per cenare, per poi rientrare a Sassari per il pernottamento.
4° giorno: Alghero – Grotte di Nettuno
La sveglia oggi suona presto: dobbiamo raggiungere Alghero e scendere la scala del capriolo prima che il sole sia troppo alto in cielo (io ho scelto il turno delle 10.00, poca gente e meno caldo).
654 gradini. C’è la possibilità di raggiungere le Grotte di Nettuno anche via nave ma noi turisti low cost e attenti alla linea, decidiamo di risparmiare (14€ per l’entrata guidata) e smaltire un po’ di tutte le cose buone che stiamo mangiando in Sardegna.
Alla fine della scarpinata (più duro il ritorno in salita dell’andata) ci aspettano loro, le misteriose e affascinanti Grotte di Nettuno.
La loro formazione risale a circa 2 milioni di anni fa – ci spiega la guida – furono scoperte da dei pescatori e negli anni ’50 furono aperte al pubblico. L’itinerario di circa 1 km ci porta in diverse sale ‘ricamate’ dalla natura tra cui una con un albero di natale al centro (la forma e il colore sono davvero quelle di un pino!), con stalattiti e stalagmiti e un lago sotterraneo: un luogo da visitare almeno una volta nella vita.
Per l’ora di pranzo siamo già in spiaggia: nei dintorni trovate la spiaggia di Mugoni o le Bombarde.
In serata raggiungiamo Oristano, dove pernotteremo per le prossime 2 notti.
Vi consiglio: Hotel Mistral – Via Martiri Di Belfiore 2, Oristano, 09170
5° giorno: Cabras – Spiaggia di quarzo
E dopo la faticaccia di ieri, oggi giornata relax nella mitica Is Arutas.
Credo nella mia vita di non aver mai visto una ‘sabbia‘ del genere, fatta di piccoli granelli di quarzo simili a tanti chicchi di riso, tanto piacevoli al tatto quanto intoccabili: anche qui, portare via dalla spiaggia qualsiasi cosa infatti è assolutamente vietato.
L’acqua è ancora una volta di un colore diverso: siamo passati dal colore smeraldo della spiaggia del Principe, all’azzurro de La Pelosa, al blu. Bellissima.
6° giorno: Dune di Piscinas – Iglesias
Salutiamo il nostro b&b a Oristano e ci dirigiamo alle famose Dune di Piscinas.
Vi consiglio di mettere la sveglia presto perché raggiungere questa meraviglia è davvero un’impresa. La strada infatti è lunga e tortuosa: il paesaggio però alla fine ripaga tutte le fatiche.
Le dune ci appaiono maestose e gialle, le foto purtroppo non rendono giustizia. Si passa in un momento dal verde intenso della natura all’ocra del deserto, è incredibile, impossibile spiegarlo a parole.
Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in macchina, abbiamo parecchi km da macinare e vi consiglio di scegliere la strada che percorre la costa: non ve ne pentirete.
La nostra meta per passare la notte è Iglesias, facendo tappa prima a quella che i locali definiscono la loro ‘divinità’: Pan di Zucchero, un faraglione che si erge dal mare a poca distanza dalla costa, nelle vicinanze di Masua, di fronte a Porto Flavia. Vi consiglio di passarci vicino all’ora del tramonto, la vista e i colori sono da togliere il fiato.
Giunti a Iglesias, dovete assolutamente percorrere a piedi tutto il centro di questo paese perché è davvero pazzesco: gli automobilisti si fermano per farti attraversare la strada, i bambini giocano a pallone in piazza, i giovani popolano i giardini pubblici, il fruttivendolo espone la sua merce fuori dal negozio, i ristoranti cucinano cose tipiche a prezzi accessibili, c’è un negozio fatto di macchinette automatiche e una bibliocabina come quella del telefono ma con i libri. La gente ti saluta con un sorriso senza sapere il tuo nome e subito ti senti a casa. Per non parlare della coloratissima strada degli ombrelli.
A proposito di ristoranti, non potete perdervi l’Osteria Tastaddu dove potrete mangiare la tipica cucina sarda, in via XX Settembre 76.
La proprietaria, giovanissima e simpaticissima, che ha girato mezzo mondo ma ha deciso di aprire un’osteria nella sua terra, ci ha raccontato che i prodotti sono interamente prodotti dall’azienda agricola del fratello, conosciuto soprattutto per il formaggio di scivu, formaggio misto di pecora e capra con lavorazione artigianale a latte crudo. Da leccarsi i baffi!
Per il pernottamento (prossimi 2 giorni) vi consiglio: Bed and Breakfast Porto Flavia – Via Fratelli Bandiera 16, Iglesias, 09016
7° giorno: Teulada
Per l’ultimo giorno di spiaggia, ho scelto Portu Tramatzu. Facile da raggiungere, poco affollata (di fianco alla rinomata spiaggia di Tuerredda a numero chiuso, alla quale non ha nulla da invidiare), acqua cristallina, riparata dal Maestrale e perfetta per lo snorkeling.
In serata vi consiglio di fermarvi per una visita veloce alle nuraghe di Sant’Anna Arresi, un paesino davvero carino subito dopo Porto Pino.
I nuraghi sono costruzioni in pietra a forma di cono senza punta presenti in tutta la Sardegna, davvero unici nel loro genere.
Per la cena invece vi consiglio Ittiturismo Sabor’e Mari al km 24, Teulada. Direttamente da 4 ristoranti di Alessandro Borghese, questo ristorante di pesce è tra tutti il migliore in cui abbia mai mangiato. Il menù è a prezzo fisso e varia in base al pescato del giorno. Spero che abbiate la fortuna di assaggiare la loro frittura di pesce: pazzesca!
8° giorno: Rientro da Cagliari
Se avete il volo in serata potete visitare la città. Altrimenti, come nel mio caso, lasciate l’auto a noleggio all’aeroporto di Cagliari e salutate la Sardegna.
Spero che questa guida vi sia piaciuta e che vi possa tornare utile.
Torneremo a viaggiare presto.
Denise
Bellavitis il blog di viaggi