Vorrei cominciare questo racconto dalla fine del viaggio, perchè quando torni a casa dopo un cammino la tua vita improvvisamente diventa diversa e vedi ogni cosa sotto un’altra luce. Queste possono essere, in poche parole, le sensazioni che ho provato nell’Agosto 2018 quando sono tornata a casa dopo 5 giorni di Via Francigena: quasi 90Km, 5 località visitate, più di 1000mt di dislivello positivo totale, tanti nuovi amici trovati.
Giorno 1 – Partenza
Il nostro itinerario comincia da Genova dove prendiamo il treno e, dopo un cambio intermedio, scendiamo a San Miniato.
Ci ritroviamo subito nell’aperta campagna toscana, perchè la stazione è leggermente fuori paese.
Il nostro primo obiettivo:
raggiungere Piazza del Popolo, per recuperare le credenziali del pellegrino, ovvero il passaporto che certifica il cammino che si vuole percorrere, inserendo timbri ad ogni tappa raggiunta. Ci avviamo quindi all’ostello del Pellegrino, dove fin da subito veniamo accolti da due ridenti signore, che ci hanno preparato una deliziosa cena.
In meno di 12 ore ho respirato già l’atmosfera da cammino: frugalità, semplicità e condivisione.
Giorno 2 – 28km da San Miniato a Gambassi Terme
La sveglia del giorno successivo sarà molto presto, perchè l’alba ci attende con i suoi colori rosati e ci presenta tutti i km che abbiamo davanti. Passo dopo passo, percorriamo le campagne Toscane, tra sali e scendi anche impegnativi, soprattutto quando il caldo del sole ardente di Agosto comincia a fare capolino.
Il nostro rifugio per la sera sarò l’Ostello Sigerico di Gambassi, dove veniamo accolti in maniera molto calorosa e dove facciamo amicizie con altri pellegrini.
Non c’è molto tempo per riposare: tra una cena e nuove amicizie, ci attende una nuova alba, ma questa volta la destinazione è davvero di tutto rispetto e sono felicissima di raggiungerla!
Giorno 3 – 15 km da Gambassi Terme a San Giminiano
San Gimignano, la tappa più corta dell’itinerario, si presenta con le sue imponenti torri! E’ bellissimo entrare in città, gustare un buonissimo tagliere di salumi toscani e nel frattempo re-incontrare i nuovi amici, che in verità avevamo conosciuto solo il giorno prima. La gioia di un gelato tutti assieme e di una visita turistica in tutto il borgo medievale, ci accompagna fino al calar della sera, davanti ad un piatto tipico del luogo: i pici al ragù di cinghiale.
Giorno 4 – 30km da San Giminiano a Monteriggioni
Il giorno successivo ci attende una giornata molto intensa e lunga: saranno 30 km e supereremo Colle Val D’Elsa, fino a raggiungere un convento nelle vicinanze di Monteriggioni!
Facciamo ulteriori nuove conoscenze e scopriamo nuovi cibi, come la ribollita toscana, e tutto ciò avviene in una magica e surreale atmosfera: giorno dopo giorno il mondo reale sembra sempre essere più lontano ed è solo questa la realtà che ci appartiene! E’ uno spazio di libertà, una smisurata sensazione di poter andare dove si vuole solo con le nostre gambe e con il peso dello zaino sulle spalle!
E’ strano come tutti i miei amici più procedono e più sono stanchi e provati dal cammino, mentre io mi accorgo che più avanzo e più recupero energie dalla terra e dalla natura! Sono felice, mi sento in pace con me stessa, riesco a trovare quello spirito e quelle sensazioni che sono difficili da provare in un contesto normale.
La nostra piccola comunità, che abbiamo creato in pochi giorni, sembra conoscersi da sempre; condividere il tempo assieme non ha prezzo nè limiti, neppure quelli linguistici, visto che le nostre amicizie sono anche di ragazzi tedeschi e polacchi!
Giorno 5 – 30km da Monteriggioni a Siena
Un ultimo sforzo e il giorno successivo si raggiunge Siena, ma non prima di essere passati da Monteriggioni: un bellissimo borgo medievale, citato addirittura da Dante nella Divina Commedia ma non è difficile capire il perchè, vedendo quanto siano belle le sue mura al sorgere del sole. Così, con il cuore carico di emozioni per i giorni precedenti e con ancora negli occhi l’ennesima alba, abbiamo gli ultimi 30 km davanti a noi.
Siena appare dopo una continua attesa con diversi segnali che sembrano essere fuorvianti come un gioco del destino: un primo omino segnava solo 2 km di lontananza, creando aspettative poi disilluse pochi chilometri dopo, quando infatti ancora eravamo in mezzo al bosco ma finalmente, ad un certo punto, Piazza del Campo appare maestosa con i suoi palazzi con mattoni rossi!
Ora vi spiego perché dovreste fare un’esperienza del genere:
- Ho il sangue che mi pulsa nelle vene:
a fine cammino sento che sono solo all’inizio di un nuovo viaggio, nonostante le sveglie alle 5 di mattina, 90km percorsi sotto il sole cocente, il rischio di avere le vesciche ai piedi che mi avrebbero ostacolato il cammino - Ho sperimentato un mondo autentico:
un mondo di persone genuine che hanno voglia di condividere i loro gesti e le loro esperienze; non servono grandi cose quando si è felici e si seguono le proprie passioni - Ho fatto un viaggio per l’anima:
un viaggio che ti eleva a desideri puri, che mi ha cambiata profondamente e che mi porta a sognare di ripartire proprio da qui per il livello successivo, il Cammino di Santiago.
Mi torna il sorriso mentre scrivo questo pezzo, sogno già la prima alba che vedrò e sono veramente grata per tutto questo mondo meraviglioso!
Federica