Gli Stati Uniti sono il paradiso per tutti gli amanti dell’ ”on the road”, perché gli spazi sono immensi, le strade infinite e soprattutto la benzina costa pochissimo. Cosa chiedere di più?
Il nostro tour della Florida parte da Miami per poi raggiungere le Key Islands, le Everglades, Naples, Saint Petersburg, Tampa, Palm Beach e Fort Lauderdale. Siamo stati tra fine Dicembre e inizio Gennaio, in 17 giorni siamo riusciti a vedere tutto quello che ci eravamo prefissati.
In questo nostro primo racconto vi vogliamo portare con noi a Miami e alle Key Islands, per non essere troppo prolissi (e le cose da raccontarvi sono tantissime), se resterete entusiasti vi racconteremo prossimamente la seconda parte del tour.
Ma ora siete pronti? Partiamo!
Arrivati in aeroporto abbiamo noleggiato un’auto che è stata la nostra compagna di viaggio per tutta la vacanza, i primi 4 giorni li abbiamo trascorsi a Miami, forse troppo pochi per assaporare pienamente lo spirito di questa città multietnica che attira appassionati di arte, moda, musica e design tutto il mondo.
Le attrazioni da vedere sono tante ma sicuramente non potete farvi mancare queste:
- Wynwood Art District, il più grande “Street Artist Museum” del mondo dove potete trovare murales enormi e gallerie d’arte.
- Miami Design District, quartiere a nord di Midtown, mecca dello shopping di lusso ma anche noto per il design dei suoi palazzi (noi siamo andati per questo).
- Perez Art Museum (PAMM) che ospita installazioni di arte contemporanea ma che meriterebbe la visita anche solo per la sua struttura esterna.
Ovviamente se si pensa a Miami si pensa al mare, quindi anche noi non potevamo lasciarcelo scappare e ci siamo spostati a Miami Beach.
Come in tutta la Florida, le spiagge sono lunghe distese di sabbia bianca dove risaltano le coloratissime stazioni dei “Baywatch”, uniche al mondo. South Beach è un’altra tappa fondamentale famosa per l’Art Deco District, con i suoi palazzi dai colori pastello, e Ocean Drive resa famosa da film come Scarface o fatti di cronaca come l’omicidio di Gianni Versace davanti alla sua casa ora riconvertita in ristorante.
Inoltre potete fare una passeggiata sulla famosa Lincoln Road, una delle poche strade pedonali di Miami e rilassarvi tra le sue palme facendo shopping o sorseggiando un drink in uno dei numerosi bar.
In questa zona anche la vita notturna è molto vivace, si possono trovare party sui rooftop dei famosi hotel (come il Delano), oppure nei numerosi club.
A malincuore lasciamo Miami ma il nostro tour deve proseguire per dirigerci alle Key Islands.
La strada per raggiungerle (Overseas Highway) è essa stessa un’esperienza indimenticabile, perché per la maggior parte del viaggio si percorre un ponte infinito che divide oceano Atlantico e Golfo del Messico.
Il limite di velocità imposto (75 km/h) permette di godersi tutto il panorama. Tenete presente che per percorrere l’Overseas senza interruzioni sono necessarie tre ore.
Lungo la strada attraverserete numerose isole, altre invece si raggiungono solo via mare.
Vi consigliamo di soggiornare in uno dei numerosi motel che trovate sulle isole, è un’esperienza davvero local, noi ci siamo sentiti proprio come nei film americani, parcheggiare l’auto davanti alla propria camera e la mattina bere tazzone di caffè americano nel bar sulla strada.
Ma cosa vedere alle Keys?
Se cercate una spiaggia dove rilassarvi vi consigliamo Bahia Honda State Park, acqua cristallina incorniciata dall’antica Overseas Railroad (che fu distrutta da un uragano). Purtroppo noi non siamo riusciti a fare il bagno perché a Dicembre l’acqua attorno alle isole è molto fredda.
Un’altra tappa che non potete tralasciare è Big Pine Key, qui vive libero il famoso cervo dalla coda bianca, razza in via di estinzione.
Il nostro tour finisce Key West, l’ultima delle isole dove troverete la città più vivace. Ora potete parcheggiare l’auto, girare a piedi tra le vie e respirare l’atmosfera inconfondibile di quest’isola.
Prima della fine della giornata recatevi sul molo per vedere uno dei tramonti più belli della vostra vita.
Se non siete ancora stanchi la sera potete bere una birra al famoso Sleepy Joe’s, frequentato da Hemingway, che ha trascorso qui più di 10 anni, e come dargli torto?
Noi abbiamo passato qui la notte di Capodanno, tra feste in strada, persone mascherate e piene di lustrini. Ma da anni il fulcro della festa è Sushi, la Drag Queen più famosa dell’isola, che allo scoccare della mezzanotte scende su una gigantesca scarpa col tacco, tra coriandoli e festoni di fronte al famoso Bourbon Street Pub.
Purtroppo ora ci dobbiamo dirigere a nord, volete venire con noi?
Presto vi racconteremo la seconda parte del nostro viaggio in Florida.
Monica