Verona: capoluogo dell’omonima provincia veneta. Città antica, fondata dai romani e in seguito occupata dai popoli del nord, ancora oggi presenta le caratteristiche e gli elementi che l’hanno resa così particolare e meravigliosa.
Lì mi sono ubriacata col vino bianco più buono e fruttato che abbia mai bevuto, ho mangiato la polenta e le carni più strane, fatto delle lunghissime camminate, e la città è di una bellezza che ti entra dentro e ti rimane addosso.
Perché allora la definisco “città tridimensionale”? Perché di tutte le cose belle di Verona mi ha colpito in particolare il fatto che secondo me ci sono tre dimensioni, tre facce, della stessa città: quella romana, quella medievale e quella shakespeariana.
Passeggiando lungo i ponti vecchi e un po’ logorati dal tempo e dallo scorrere del fiume Adige o guardando l’Arena e con la testa cercare di seguirne la circonferenza, si nota la dimensione romana e antica della città. Si notano i contatti con la Roma antica, anche se, probabilmente questa rimane, delle tre, la dimensione più nascosta. Nonostante questo, la presenza di archi monumentali (il più importante è forse Arco dei Gavi, lungo la via Postumia) eretti lungo le vie principali, restituiscono alla città quel senso di antichità che una volta aveva.
Seconda dimensione della città di Verona è quella medievale, precisamente delle Signorie.
Governata al tempo dai Della Scala, a Verona oggi si possono trovare queste caratteristiche entrando a Castelvecchio, sempre pieno di gente e luogo veramente particolare per le bellissime foto che si possono scattare all’interno. Altri luoghi simbolo di questa epoca sono le Arche Scaligere, complesso funerario della famiglia dei Della Scala, situate nel cuore del centro storico di Verona; Piazza delle Signorie e Piazza delle Erbe, dove ancora oggi si tiene il mercato. Questa secondo me è la dimensione più importante e più evidente della città di Verona, ed è infatti questa la caratteristica che più la contraddistingue dalle altre città del Nord Italia.
Terza ed ultima sfaccettatura, ma forse quella che la rende davvero famosa nel mondo è quella shakespeariana: quella romantica, quella dell’amore di Romeo and Juliet, dell’amore vietato, proibito, struggente, ma vero ed eterno. Lo si assapora entrando in Via Cappello n°23, in cui si trova proprio la Casa di Giulietta, “dove chi soffre lascia biglietti per chiedere aiuto a Giulietta” – per citare un film.
Verona è sconvolgente. E’ un intero libro di storia all’aperto, un susseguirsi di luoghi ed epoche lontane secoli l’una dall’altra, ma tutte racchiuse in un’unica città, nemmeno troppo grande.
Spero che anche a voi possa lasciare, quando ci andrete, ciò che ha dato a me.
E’ questa, in fondo, la parte più bella del viaggio: le sensazioni che ci regalano i luoghi che visitiamo.
Non perdetevi:
– Castel San Pietro
– Castelvecchio
– Arena e Piazza Bra
– Piazza delle Signorie
– Piazza delle Erbe
– Ponte Pietra
– Casa di Giulietta
– Casa di Romeo
– Arche Scaligere
– Cattedrale di Verona
Abbiamo soggiornato al B&B Ai Conti, passate invece per una cena o pranzo da Signorvino.
Benedetta