A dividerci c’è solo un lembo di mare, non a caso l’Albania è definita sorella gemella della Puglia, la mia terra.
Così diversa paesaggisticamente, ma così simile culturalmente. Girandola da Tirana fino all’estremo sud, ai confini greci, ci è sembrato di essere a casa, ma traslati in un universo parallelo.
Il nostro tour on the road di 10 giorni parte da Bari, per raggiungere Tirana in soli 30 minuti di volo.
Città in pieno sviluppo economico ed edilizio, risente fortemente della dittatura caduta da poco; centro nevralgico è l’enorme piazza Skanderberg, da cui si diramano le arterie centrali della città.
Puntando verso sud ed attraversando Durazzo e Valona si percorrono strade che mozzano il fiato; tornanti quasi labirintici si snodano sulle montagne che regnano sovrane sulle baie azzurre dell’Albania. Cielo e mare sembrano fondersi in un orizzonte senza fine.
La costa meridionale che abbraccia le città di Jal-Dhermi-Himare-Borsh si apre ai nostri occhi e ci rapisce il cuore.
La bellezza delle acque di questa zona non ha nulla da invidiare alle nostrane spiagge più belle, con il vantaggio di avere dei costi davvero ridicoli ed un turismo quasi nullo, potendo godere di terre selvagge e mare incontaminato.
Lo scotto da pagare è una scarsa ricezione turistica, gli alberghi sono modesti, ma dotati di tutto ciò che serve, pulizia in primis. Questo tratto di costa ci accoglie per 4 giorni, durante i quali godiamo a pieno del mare, visitiamo Porto Palermo e Borsh.
I successivi 3 giorni li trascorriamo nella zona di Saranda, un marasma di turisti ci faranno pentire di tale scelta! Non siamo particolarmente colpiti dalla costa, nonostante la fama di Ksamil, ma non ci facciamo mancare un tramonto dai colori pazzeschi sulla terrazza di un bar fronte isole Ishjuit. Il cielo è la tavolozza di un pittore!
Poco distante da Saranda si trova il famoso Blue Eye, una sorgente particolare all’interno di un boschetto. Ciò che incanta sono i colori del laghetto e della natura che le gravita attorno. Tutte le tonalità della scala dell’azzurro, dal più chiaro al più scuro, fino al blu intenso di forma rotonda, che da il nome all’attrazione naturalistica. Il forte contrasto con il verde della natura circostante crea una visione cromatica rilassante.
Prossima ed ultima tappa è Berat, la città dalle mille finestre, costituita da due vecchi quartieri separati da un fiume. Mangalem, la zona in cui alloggiamo, è un dedalo di viuzze ripidissime e ciottolose, costellate di caratteristiche abitazioni di origine ottomana, richiamo turistico della cittadina.
Prima di lasciare questa perla del Mediterraneo facciamo un salto a Kruje, poco distante da Tirana, per rimanere incantati dai suoi ricchi bazar.
L’incanto di questa terra, ma soprattutto del suo popolo, è indescrivibile.
Ecco invece dove abbiamo dormito, mangiato e alcune cose da non perdere.
Tirana
The Rooms Hotel: appartamenti super moderni in pieno centro. 30€ a testa-pernotto e colazione
Ristorante Era Vila: tipicità albanesi e di Tirana. Splendida terrazza che si affaccia sul centro economico
Bunk’Art 2: bunker della dittatura di Oxha, affascinante immersione nella storia albanese
Himare
Monte Cika (in direzione di Himare) – Ristorante Keshtjella, yogurt, noci e miele. Terrazza a picco sulle montagne che
affacciano sul mare. Da non perdere
Dhima Hotel-35€ a testa-pernotto e colazione
Jal
Lido Folie Marine– struttura 5 stelle, pool bar e mare spettacolare
Borsh
Castello: poco da visitare, essendo rovine ma il paesaggio vale tutto il sudare per arrivare in cima
Ristorante Ujvara- caratteristico locale al centro di piccole cascate
Saranda
Hotel Joan – moderno e pulito, sul lungomare – 45€ a testa-pernotto e colazione
Ristorante Le Petit – ottima cucina tradizionale
Italian Mattarello – per un assaggio di Puglia in terra gemella
Ksamil
Bar Blanco – terrazza sulle isole Ishjuit da cui godere il tramonto sorseggiando ottimi cocktail
Berat:
Hotel Nasho-17€ pernotto e colazione
Maria Giovanna