La bellezza dell’Islanda sta nella forza che sprigiona. La vita che scorre sottoterra e che esplode all’improvviso nelle eruzioni vulcaniche che l’hanno formata; i geyser che sbuffano acqua bollente, l’energia geotermica che ha sostituito per intero altre fonti di riscaldamento; la forza dell’acqua, dei suoi fiumi e delle sue cascate; quella del cielo con l’aurora boreale e del mare: freddo, nero, minaccioso. Una terra meravigliosa e per pochi, con una capitale, Reykjavik, che è un gioiello e una popolazione accogliente. Si possono sperimentare diversi modi per visitarla; per la prima volta abbiamo scelto quello classico, una visita guidata lungo il Cerchio d’oro, un percorso turistico molto popolare nel sud dell’Islanda, che copre circa 300 km partendo da Reykjavík fino agli altopiani del sud e ritorno. Ecco il diario di viaggio del tour, sperando sia utile a chi voglia visitare questa terra straordinaria.
GIORNO 1: Una visita a Reykyavik, poi proseguiamo verso nord. Un percorso affascinante, si passa dal verde scintillante di praterie sconfinate ad aree brulle e rocciose. Continuiamo il percorso lungo le coste della Baia Hunafloi. Sosta alla fattoria Gauksmyri dove facciamo conoscenza del cavallo islandese. Proseguiamo e arriviamo a Siglfjordur per il pernottamento.
GIORNO 2: La giornata è dedicata alla visita della penisola di Trollaskagi, nel Nord Islanda, una delle aree più montuose. Prima, però, visitiamo il museo dell’aringa, assaggiamo e cerchiamo d’immedesimarci nella vita di questa gente un secolo fa: le foto del museo, i racconti e le testimonianze ci fanno capire l’importanza dell’industria ittica e della lavorazione dell’aringa. Arriviamo a Dalvik e da qui parte l’escursione in barca per l’avvistamento delle balene. Ci forniscono l’attrezzatura adatta, una tuta termica che indossiamo sopra la nostra giacca a vento. Nonostante questo abbigliamento e il fatto che siamo in piena estate durante la navigazione nel fiordo capiamo quanto possa essere rigido il clima da queste parti in inverno. Prima dell’arrivo ad Akureyri, visitiamo una birreria islandese. Naturalmente assaggiamo: ottima!
GIORNO 3: La giornata è dedicata alla visita dell’area del lago Myvatn, un paradiso naturalistico dove si possono ammirare diversi fenomeni vulcanici come gli pseudo crateri di Skutustaoagigar, le formazioni laviche di Dimmuborgir o le sorgenti bollenti ricche di argilla. La visita alla cascata Dettifoss, la più potente d’Europa, è la degna conclusione della giornata.
GIORNO 4: Attraversiamo gli altopiani interni di Moorudalsoraefi in un’area naturalistica sub-artica di rara bellezza. Visitiamo fattorie, assaggiamo i prodotti locali, raggiungiamo Egilsstaoir, la capitale dell’est dell’Islanda, situata alle porte dei fiordi orientali. Il viaggio continua, passiamo attraverso piccoli paesi di pescatori abbarbicati alle pendici di imponenti montagne che precipitano nel mare finché ci fermiamo per il pernottamento. In mezzo al nulla. Nel silenzio più assoluto. Anche questo è l’Islanda.
GIORNO 5: Visita alla laguna glaciale di Jokulsarlon dove piccoli e grandi iceberg vagano sulle acque profonde assumendo, al contatto con i raggi del sole, una colorazione blu intensa. Proseguiamo verso il parco nazionale di Skaftafell, un’oasi verde incastonata ai piedi del Vatnajokull, il ghiacciaio più grande d’Europa. Da lì tagliamo la pianura desertica e arriviamo nel luogo, impronunciabile, del pernottamento.
GIORNO 6: Si comincia attraversando il campo lavico di Eldharaun (formatosi nel 1783 in seguito alla tremenda eruzione del vulcano Laki), si attraversano spettacolari distese che ci portano a Reynishverfi con la sua spettacolare spiaggia completamente nera da dove possiamo ammirare da vicino l’Oceano Atlantico. Visita alle cascate Skogafoss, Seljalansfoss e Gulfoss, la “Cascata d’oro” e alle sorgenti calde di Geysir con i suoi getti d’acqua bollente e vapore di Strokkur. La giornata finisce con una sosta al Parco Nazionale di Pinkvellir, di grande valore storico e geologico.
GIORNO 7: Prima di ripartire ci godiamo Reykyavik, bella, colorata, pulita, piena di vita. Un viaggio davvero particolare e bellissimo. Torneremo d’inverno per vedere l’aurora boreale!